Cass. pen., sez. I, sentenza 01/03/2023, n. 08800

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. I, sentenza 01/03/2023, n. 08800
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 08800
Data del deposito : 1 marzo 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: OP GE nato a [...] il [...];
avverso la ordinanza del Tribunale di Catanzaro, in funzione di giudice dell'esecuzione, del 22/01/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere GIORGIO POSCIA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale RAFFAELE GARGIULO, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1.Con la ordinanza in epigrafe il Tribunale di Catanzaro in funzione di giudice dell'esecuzione, ha respinto la domanda proposta da ER CO, ai sensi dell'art.671 cod. proc. pen., per il riconoscimento della continuazione in sede esecutiva tra i reati per i quali egli ha riportato le seguenti condanne: 1) sentenza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro in data 5 luglio 2016 (irrevocabile il giorno 26 settembre 2019), pena di anni nove, mesi cinque e giorni dieci di reclusione per i reati di associazione di stampo mafioso, estorsione ed altro;
2) sentenza del Tribunale di Catanzaro in data 28 giugno 2018 (irrevocabile il giorno 16 luglio 2020), pena anni sette e mesi otto di reclusione per estorsione ed altro. Il giudice dell'esecuzione ha respinto la domanda del condannato, osservando che le diverse modalità e circostanze di commissione delle estorsioni, oltre alla eterogeneità degli ulteriori reati satellite accertati contestualmente alla declaratoria di responsabilità penale

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