Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2017-11-29, n. 201705582

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2017-11-29, n. 201705582
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 201705582
Data del deposito : 29 novembre 2017
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 29/11/2017

N. 05582/2017REG.PROV.COLL.

N. 09502/2015 REG.RIC.

N. 09741/2015 REG.RIC.

N. 09747/2015 REG.RIC.

N. 09749/2015 REG.RIC.

N. 05097/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9502 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto dal NT Porto di Imperia s.p.a., in persona dei curatori fallimentari, rappresentati e difesi dagli avvocati Carlo Mirabile e Alessandro Mannocchi, con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, via Borgognona, n. 47;



contro

il Comune di Imperia, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Luigino Montarsolo e Mario Sanino, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, viale Parioli, n. 180;



nei confronti di

la s.r.l. Go Imperia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato Loriano Maccari, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gianmarco Grez in Roma, corso Vittorio Emanuele II, n.18;
la s.p.a. Porto di Imperia, in persona dell’amministratore unico e legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Lorenzo Acquarone e Giovanni Acquarone, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Luca Gabrielli in Roma, via Filippo Nicolai, n. 70;
la s.r.l. Acquamare in concordato preventivo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Aristide Police, Sergio Torri e Sandro Campilongo, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Aristide Police in Roma, via di Villa Sacchetti, n. 11;
il NT Acqua Mare s.r.l., in persona del curatore fallimentare, rappresentato e difeso dall’avvocato Aristide Police, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via di Villa Sacchetti, n. 11;
la s.p.a. BI IU, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Giovanni Acquarone e Lorenzo Acquarone, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Luca Gabrielli in Roma, via Filippo Nicolai, n. 70;
le società s.r.l. Imperia Sviluppo, TO RC TD, AL TD, RU TD, Trakorava TR TD, TE TD e s.r.l. Dianovacanze Mare, in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., non costituiti in giudizio nell’ambito del presente ricorso;

sul ricorso numero di registro generale 9741 del 2015, proposto dalla s.p.a. BI IU, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Giovanni Acquarone e Lorenzo Acquarone, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Luca Gabrielli in Roma, via Filippo Nicolai, n. 70;



contro

il Comune di Imperia, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Luigino Montarsolo e Mario Sanino, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, viale Parioli, n. 180;



nei confronti di

la s.r.l. Go Imperia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato Loriano Maccari, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gianmarco Grez in Roma, corso Vittorio Emanuele II, n.18;
il NT Porto di Imperia s.p.a., nonché le società Porto di Imperia s.p.a., Imperia Sviluppo s.r.l., TO RC TD, AL TD, RU TD, RA TR TD, TE TD, Dianovacanze Mare s.r.l., Acquamare s.r.l. e Acquamare s.r.l in concordato preventivo, in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t. non costituiti in giudizio nell’ambito del presente ricorso;

sul ricorso numero di registro generale 9747 del 2015, proposto dalla s.p.a. Porto di Imperia, in persona dell’amministratore unico e legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Lorenzo Acquarone e Giovanni Acquarone, con domicilio eletto presso lo studio dell’ avvocato Luca Gabrielli in Roma, via Filippo Nicolai, n. 70;



contro

il Comune di Imperia, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Luigino Montarsolo e Mario Sanino, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, viale Parioli, n. 180;



nei confronti di

la s.r.l. Go Imperia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato Loriano Maccari, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gianmarco Grez in Roma, corso Vittorio Emanuele II, n.18;
il NT Porto di Imperia s.p.a., nonché le società Imperia Sviluppo s.r.l., TO RC TD, AL TD, RU TD, RA TR TD, TE TD, Dianovacanze Mare s.r.l., Acquamare s.r.l. e Acquamare s.r.l in concordato preventivo, in persona dei rispettivi legali rappresentanti legali p.t., non costituiti in giudizio nell’ambito del presente ricorso;

sul ricorso numero di registro generale 9749 del 2015, proposto dalle società TO RC TD, AL TD, RU TD, RA TR TD e TE TD, in persona dei legali rappresentanti p.t., rappresentati e difesi dagli avvocati Lorenzo Acquarone, Giovanni Acquarone e Giuseppe Saverio Sorda, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Luca Gabrielli in Roma, via Filippo Nicolai, n. 70;



contro

il Comune di Imperia, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Luigino Montarsolo e Mario Sanino, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, viale Parioli, n. 180;



nei confronti di

la s.r.l. Go Imperia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato Loriano Maccari, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gianmarco Grez in Roma, corso Vittorio Emanuele II, n.18;
il NT Porto di Imperia s.p.a., nonché la s.p.a. Porto di Imperia, la s.r.l. Imperia Sviluppo, la s.p.a. BI IU, la s.r.l. Dianovacanze Mare, la s.r.l. Acquamare e la s.r.l. Acquamare in concordato preventivo, in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., non costituiti in giudizio nell’ambito del presente ricorso;

sul ricorso numero di registro generale 5097 del 2016, proposto dalle società Unicredit s.p.a., Banca Nazionale del Lavoro s.p.a., Banca Carige s.p.a., Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio s.p.a. e Banco Popolare s.c. a r.l. (già Efibanca s.p.a.), in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., rappresentati e difesi dagli avvocati Giuseppe Di Chio, Bruno Sarzotti, Alessandro Angelini e Teodosio Pafundi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gianluca Contaldi in Roma, via Pierluigi da Palestrina, n. 63;



contro

il Comune di Imperia, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Luigino Montarsolo e Franco Coccoli, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Franco Coccoli in Roma, viale Parioli, n. 180;



nei confronti di

la s.r.l. Imperia Sviluppo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Lorenzo Acquarone e Giovanni Acquarone, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Luca Gabrielli in Roma, via Filippo Nicolai, n. 70;
il NT Porto di Imperia s.p.a., in persona dei curatori fallimentari, rappresentati e difesi dagli avvocati Carlo Mirabile e Alessandro Mannocchi, con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, via Borgognona, n. 47;
la s.r.l. Go Imperia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato Loriano Maccari, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gianmarco Grez in Roma, corso Vittorio Emanuele II, n.18;
le società Acquamare s.r.l. in liquidazione (succeduta alla Acquamare s.r.l. in concordato preventivo) e Porto di Imperia s.p.a., nonché l’Agenzia del Demanio - Direzione Generale di Roma e l’Agenzia del Demanio - Direzione Regionale della Liguria, in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., non costituiti in giudizio nell’ambito del presente ricorso;



per la riforma

quanto ai ricorsi n. 9502 del 2015, n. 9741 del 2015, n. 9747 del 2015 e n. 9749 del 2015:

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Liguria, Sezione II, n. 686/2015, resa tra le parti e concernente un diniego di proroga del termine di conclusione dei lavori di cui alla concessione demaniale marittima n. 2306 del 28 dicembre 2006, relativa all’approdo turistico di Imperia, e un provvedimento di decadenza dalla concessione;

quanto al ricorso n. 5097 del 2016:

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Liguria, Sezione II, n. 52/2016, resa tra le parti e concernente il provvedimento di decadenza della concessione demaniale marittima n. 2306 del 28 dicembre 2006;

Visti i ricorsi in appello, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio delle rispettive parti appellate;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore, nell’udienza pubblica del giorno 6 luglio 2017, il consigliere Bernhard Lageder e uditi, per le parti, gli avvocati Carlo Mirabile, Luigino Montarsolo, Filippo Degni su delega dell’avvocato Aristide Police, Lorenzo Acquarone e Bruno Sarzotti;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO

1. La presente controversia inerisce alla concessione demaniale marittima n. 2306 del 28 dicembre 2006, rilasciata all’esito di una complessa procedura dal Comune di Imperia alla s.p.a. Porto di Imperia – partecipata per la quota del 33,5% del capitale dal Comune di Imperia, al pari dei due soci privati Imperia Sviluppo s.r.l. e Acquamare s.r.l. – e avente ad oggetto la realizzazione e la gestione del nuovo porto turistico di Imperia.

1.1. La concessione prevedeva il termine di cinque anni per la realizzazione delle opere e la loro successiva gestione unitamente al porto turistico per un periodo di cinquanta anni.

1.2. La concessionaria Porto di Imperia s.p.a., approssimandosi la scadenza del termine, ha richiesto la proroga del termine di realizzazione delle opere, negata dal Comune di Imperia con il provvedimento n. 9184 del 15 marzo 2012.

1.3. Tale provvedimento è stato impugnato dinanzi al T.a.r. per la Liguria sia dalla società Porto di Imperia s.p.a., sia dalla società Acquamare s.r.l. – società incaricata della

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