TAR Firenze, sez. II, sentenza 2020-11-23, n. 202001493
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Testo completo
Pubblicato il 23/11/2020
N. 01493/2020 REG.PROV.COLL.
N. 00135/2020 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 135 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati Riccardo Ragusa, Matteo Vieri, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Ministero dell'Interno, Questura di Massa Carrara, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale di Firenze, domiciliataria ex lege in Firenze, via degli Arazzieri, 4;
per l'annullamento
del provvedimento n. -OMISSIS-, emesso dal Questore della Provincia di Massa Carrara in data 4 novembre 2019, notificato in data 9 dicembre 2019, con cui si decreta il rigetto dell’istanza di rilascio del permesso di soggiorno per lavoro, e di tutti gli atti presupposti e/o connessi e/o consequenziali.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno e della Questura di Massa Carrara;
Visti tutti gli atti della causa;
Visto l’art. 25 del d.l. 28 ottobre 2020, n. 137;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 19 novembre 2020 il dott. Nicola Fenicia;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
Con il presente gravame viene impugnato il provvedimento del Questore di Massa Carrara del 4 novembre 2019, di rigetto dell’istanza di rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato presentata dall’odierno ricorrente.
In particolare, il Questore ha ritenuto insussistenti i requisiti necessari per l’accoglimento dell’istanza, risultando il ricorrente gravato dalle seguenti condanne:
- sentenza di condanna del 16 ottobre 2018 del Tribunale di Massa, irrevocabile il 24 novembre 2018, per il reato di furto in concorso ex artt. 624-625 c.p., con recidiva specifica e infraquinquennale; pena: anni uno, mesi quattro, di reclusione, multa euro 200,00;
- sentenza condanna del 23 luglio 2019 del Tribunale di Massa per il reato di cui all'art. 624 c.p., alla pena mesi tre di reclusione e multa di euro 70,00;
nonché, essendo pendente a suo carico un procedimento penale dinanzi al Tribunale di Massa, per il reato di cui all'art. 385 c.p. .
Dunque, il Questore ha rilevato l’esistenza di una condanna per reato ostativo di furto aggravato, con, fra l’altro, riconoscimento della recidiva specifica e infraquinquennale “ indice di una propensione a vivere dei proventi dei delitti di tipo predatorio ”.
Con il presente gravame il ricorrente, dopo aver premesso:
- di essere in Italia con regolare permesso di soggiorno dal 1998, quando fanciullo di poco più di due anni, aveva fatto ingresso nel territorio nazionale a seguito di ricongiungimento familiare;
- di vivere in Italia da oltre 20 anni con tutta la famiglia, composta da padre, madre, una sorella ed un fratello entrambi minorenni e nati in Italia;
- di aver sempre ottenuto il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari, interrottamente, dall’ingresso in Italia fino al 2019;
- di aver reperito nel 2019, per la prima volta, un’attività lavorativa;
- di essere affetto da